mercoledì 25 febbraio 2015

COME VI SCRIVO

 

L’elenco delle patologie attraversate mi induce a rispettare i segnali del corpo ed a fermarmi prima di sfiancarlo con troppi impegni. Da anni pertanto io scrivo a letto, con un cuscino ikea a reggere il portatile… e addosso  una pila personale di nome Koska, così chiamato dalla signora ucraina che stava per travolgerlo quando appena domiciliato “uh, picculo koshka (micio in russo), tu rischiato”. Da allora gli è restato sia il nome... che l’attrazione fatale per il rischio: in novembre me lo avevano ritrovato i pompieri dentro ad una bocca di lupo. Comunque nella foto vedete la sua posizione abituale. Rilassato sulle mie gambe. I pro-gatto possono capirmi.






1 commenti:

Anonimo ha detto...

Che poesia scrivere con un gatto come ispirazione ... Ezio

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